La gita a Bologna e Maranello: Un Viaggio tra Motori e Innovazione
Il 21 maggio 2025, le classi 2^HBI e 2^NBI dell’I.T.S.T. “J.F. Kennedy” hanno vissuto un’esperienza indimenticabile tra eccellenze del Made in Italy e scoperte scientifiche, visitando due icone della motoristica italiana: Ducati e Ferrari.
La giornata è iniziata alle prime luci dell’alba, con il ritrovo alle 4:45 davanti all’istituto e la partenza in pullman alle 5:00. Dopo alcune ore di viaggio, gli studenti sono arrivati a Borgo Panigale, sede storica della Ducati Motor Company.
All’arrivo, siamo stati divisi in tre gruppi, ognuno guidato da un giovane tutor universitario: Erika e Andrea, provenienti dalla facoltà di Fisica, e Jade, studentessa di Ingegneria Elettrica. La visita è cominciata con un’introduzione alla storia della Ducati; a seguire, abbiamo visitato il museo, dove ci è stata mostrata una carrellata delle moto storiche che hanno reso celebre il marchio italiano. Tra queste, ricordiamo in ordine cronologico il Cucciolo, la 750 GT, fino ad arrivare alla 916, icona degli anni ‘90, e alla modernissima Panigale V4, emblema della tecnologia attuale.
La visita è poi proseguita all’interno della fabbrica, dove abbiamo potuto osservare direttamente gli operai all’opera nell’assemblaggio di diverse componenti. La produzione Ducati segue un ritmo stagionale e circa l’80% delle moto viene realizzato proprio nella sede di Bologna. Un aspetto interessante emerso è la alta competenza delle risorse umane, che si adatta alle esigenze del cliente. Un dettaglio che ci ha colpito positivamente è stata l’alta presenza femminile in azienda. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare per un settore prevalentemente meccanico, le donne sono numerose non solo nelle linee di produzione – dove la precisione richiesta le rende molto apprezzate, come confermato anche da dati statistici – ma anche in altri ambiti dell’azienda: dalla gestione dei social media, alle risorse umane, fino alla progettazione. Molto coinvolgente anche il laboratorio "La fisica in moto" organizzato dalla Fondazione Ducati in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, in cui abbiamo potuto constatare come le leggi fisiche studiate a scuola, spesso percepite come astratte, siano in realtà alla base di ogni principio applicato alla meccanica e ai motori.
Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Maranello per la seconda parte della visita: la Ferrari. Anche qui siamo stati divisi in due gruppi. Il primo è stato accolto da Christian, uno studente universitario prossimo alla laurea in ingegneria, che ci ha accompagnato durante la lezione “Progettazione, stile e design in azienda”. Fin da subito ci è apparso chiaro come il marchio Ferrari non sia solo sinonimo di automobili, ma rappresenti un vero e proprio stile di vita. Un esempio calzante è stato il confronto tra le auto destinate alla vita quotidiana – come le eleganti Portofino, facilmente riconoscibili sulle strade come simboli di lusso – e le auto da corsa, progettate con forme estremamente aerodinamiche, pensate per massimizzare prestazioni e velocità. Durante la lezione abbiamo analizzato il rapporto qualità-prezzo della casa automobilistica, evidenziando come ogni modello sia il risultato di brainstorming creativi: le idee per nuove auto possono nascere da qualunque cosa – colori, animali, sogni, concetti astratti come velocità o leggerezza. Ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali fino alla linea della carrozzeria, risponde a criteri precisi: efficienza, bellezza, praticità e qualità. Ferrari è un vero e proprio gioiello del Made in Italy, con pacchetti premium pensati per clienti fedeli al marchio, che non acquistano semplicemente un’auto, ma un’intera esperienza fatta di servizi esclusivi, materiali innovativi e design senza tempo.
La visita è proseguita nel Museo Ferrari, articolato in più sale, ognuna con un proprio tema e impatto visivo. la sala delle origini ci ha raccontato la storia della scuderia e di Enzo Ferrari, con documenti storici, foto e primi modelli. Nella sala delle auto stradali, abbiamo ammirato i modelli che hanno segnato la storia del lusso su quattro ruote, dai più classici agli ultimi gioielli tecnologici; la sala delle concept car ci ha mostrato l'evoluzione del design, tra prototipi avveniristici e idee rimaste sulla carta ma fondamentali per il progresso ingegneristico; e infine, con grande emozione, siamo entrati nella sala dei trofei: un’esplosione di orgoglio nazionale, con decine di coppe, titoli mondiali, caschi e volanti originali dei piloti più leggendari della Formula 1. Un ambiente quasi sacro, dove si respira passione, sacrificio e gloria sportiva.
La giornata si è conclusa con il ritorno a Pordenone attorno alle 21:30, ricca di stimoli e riflessioni.
L’obiettivo didattico della gita, ovvero avvicinare gli studenti al mondo delle imprese italiane d’eccellenza e alle applicazioni pratiche delle materie scientifiche, è stato pienamente raggiunto. Un’occasione unica per imparare fuori dai banchi, osservando da vicino tecnologia, passione e innovazione.
Un sentito ringraziamento va al Professor Felice Curci che ha organizzato la gita nei minimi dettagli, ai Professori Michele Viotto, Irene Tararan e Antonella Palaia che ci hanno accompagnati, al Preside Piervincenzo Di Terlizzi, alle Vicepresidi Elena Bozzetto e Paola Pagotto, ed uno speciale ringraziamento va ai ragazzi tutor e alle guide che ci hanno accompagnati in questa formativa giornata.
Nosrat Zakaria 2HBI