Giovanni De Sandre: un amico del Kennedy e custode della nostra memoria informatica

poster de sandre

Forse non tutti lo sanno, ma tra gli amici del nostro Istituto c’è anche un personaggio che ha avuto un ruolo importante nel preservare e raccontare la storia dell’informatica italiana: Giovanni De Sandre.
Qualche anno fa è stato nostro ospite durante un momento davvero speciale: la Gara Nazionale di Informatica. A rappresentare il nostro Istituto, con orgoglio, c’era Luigi Donadel, che l’anno precedente aveva conquistato il primo posto e De Sandre non aveva voluto mancare l’occasione di conoscere da vicino la nuova generazione di talenti tecnici, e il suo entusiasmo per l’incontro con studenti e docenti era stato contagioso.
Ma chi era Giovanni De Sandre? Nato a Sacile è stato uno dei massimi conoscitori del Programma 101, l’invenzione italiana firmata Olivetti che, negli anni ’60, ha anticipato quello che oggi chiamiamo “personal computer”. Proprio così: prima dei laptop, dei tablet e degli smartphone, c’era lei, la Perottina, affettuosamente chiamata così in onore del suo ideatore, Pier Giorgio Perotto.
Ed è proprio una Perottina, questa pietra miliare dell’innovazione italiana, quella che potete vedere oggi nell’atrio del nostro Istituto, nel nostro piccolo ma significativo Mini Museo dell’Informatica.
Quella macchina, oggi silenziosa ma un tempo rivoluzionaria, è lì anche grazie all’impegno di persone come Giovanni, che hanno saputo conservare e valorizzare la memoria di un passato che continua a parlarci di futuro.
Oggi, con affetto e gratitudine, vogliamo ricordarlo: Giovanni De Sandre ci ha lasciati di recente, ma il suo entusiasmo, la sua competenza e la sua dedizione alla cultura tecnologica restano un’eredità preziosa.
In un’epoca in cui tutto cambia alla velocità di un clic, è bello sapere che ci sono storie, persone e oggetti che ci ricordano da dove veniamo. E se oggi possiamo programmare, sviluppare, innovare… è anche grazie a chi, come lui, ci ha trasmesso il valore della curiosità, della passione e della memoria.
Un grazie, dunque, a lui. E un invito a voi, studentesse e studenti del Kennedy: la prossima volta che passate davanti alla Perottina, fermatevi un attimo. Guardatela. E pensate che anche da lì è partita la grande avventura dell’informatica. E magari, un giorno, anche la vostra.

Foto della perottina
perottina